Ivana Spagna nasce a Borghetto sul Mincio (Verona) e inizia a cantare già a 11 anni. Poco più che maggiorenne forma insieme al fratello Theo la sua prima band con cui si esibisce nelle discoteche d’Italia. Sarà lunga la gavetta per lei, almeno dieci anni, durante i quali Spagna firma famosi jingle pubblicitari e presta la voce a gruppi di successo come le Fun Fun. Tenta anche di proporsi con la propria immagine, con gli pseudonimi di Mirage, Barbara York e Yvonne Kay, ma solo nel 1986 si spalancano le porte del successo: esordisce infatti con Easy Lady, brano stampato in casa in sole mille copie, che in poche settimane raggiunge i vertici delle classifiche, vince il «Festivalbar 86» e «Vota la Voce» come Rivelazione e vende due milioni di copie, restando in Italia al numero 1 per sei settimane consecutive.
Spagna viene consacrata star a livello internazionale quando nel 1987 il secondo singolo, Call me (3 milioni di copie vendute), si piazza al primo posto dell’Eurochart, la classifica dei singoli più venduti in Europa, davanti a Madonna e Michael Jackson, e al secondo posto nella Uk Chart, posizione più alta mai occupata da un artista italiano in terra britannica. È la vincitrice assoluta del «Festivalbar 87» e di nuovo di «Vota la voce», mentre il suo primo album, Dedicated to the moon, vende 500mila copie.
Il 1988 è l’anno della conferma, con Every Girl and Boy, che raggiunge la Top 5 europea e la Top 25 britannica, seguito da I wanna be your wife, pezzo dal sapore rock accompagnato da un video in stile dark, entrambi contenuti nell’album You are my energy.
Nel 1990 Spagna si trasferisce negli Stati Uniti dove collabora con musicisti di grande prestigio quali Diane Warren (autrice di Michael Bolton), Rhett Lawrence, Stephen Bray. Nel 1991 esce quindi l’album «americano», No way out, che le consente di conquistare dopo poche settimane il disco d’oro. La stampa statunitense titola: «È italiana l’erede di Madonna».
Dopo il successivo album in inglese, Matter of time, avviene un’altra svolta nella carriera di Spagna: viene scelta da Elton John per interpretare Il cerchio della vita, colonna sonora italiana del film Disney Il re leone, con cui torna a scalare le classifiche debuttando a cantare in italiano.
Il successo del brano disneyano è tale che Ivana Spagna è chiamata da Pippo Baudo per partecipare al Festival di Sanremo con una canzone, da lei scritta, Gente come noi, che piazzandosi al terzo posto, davanti al favorito Fiorello e ad Andrea Bocelli, farà entrare definitivamente la cantautrice veneta nel cuore degli italiani. L’album Siamo in due, infatti, vende oltre 400mila copie conquistando in pochi mesi il triplo disco di platino.
Spagna diventa una delle voci femminili più apprezzate e ricercate, tanto che nel 1996 partecipa nuovamente a Sanremo con il brano E io penso a te, piazzandosi al quarto posto, a soli 200 voti da Giorgia. L’album Lupi solitari (primo posto a «Sanremo Top») riesce persino a battere gli ottimi risultati del precedente: oltre 450 mila copie e anch’esso il triplo disco di platino in pochi mesi. A «Vota la voce» viene eletta «miglior voce femminile dell’anno».
Nel 1997 pubblica l’album Indivisibili, doppio disco di platino. L’anno seguente torna a Sanremo con E che mai sarà, cui segue la pubblicazione del primo greatest hits in italiano, che vince il disco di platino. All’interno è contenuto anche il brano Il bello della vita, con cui Spagna viene scelta per rappresentare l’Italia in occasione dei Mondiali di Calcio Francia ’98. Per «Vota la voce» è di nuovo la «miglior interprete femminile dell’anno».
Nel 2000 calca ancora il palco dell’Ariston presentando la canzone Con il tuo nome. Seguono gli album Domani e La nostra canzone, progetto in cui riunisce dieci cover, da La donna cannone a Quella carezza della sera, con cui nel 2001 vince il Disco per l’Estate.
Il 2002 è un altro anno di svolta: Spagna abbandona la sua casa discografica, la Sony, per poter tornare a cantare in inglese. L’album, intitolato Woman, in cui si cimenta anche con lo spagnolo e il francese, raggiungerà il disco di platino. Ed è proprio in Spagna che nell’estate del 2003 il singolo No digas te quiero raggiunge le vette delle classifiche. Debutta anche come scrittrice, con il libro per bambini Briciola, storia di un abbandono, Premio Letterario Internazionale Ostia Mare 2003 nella sezione «Letteratura per l’infanzia».
Nel 2004 esce L’arte di arrangiarsi, in cui rivisita alcuni dei suoi pezzi storici e duetta con i Nomadi in Dove nasce il sole. L’anno successivo è la volta di Diario di bordo, con 8 inediti in italiano.
Il 2006 è un anno ricco di impegni per Spagna: partecipa dapprima al Festival di Sanremo con il brano Noi non possiamo cambiare e poi al reality musicale Music Farm, dove arriva in finale piazzandosi terza.
Nel 2008 Loredana Berté la chiama per accompagnarla a Sanremo come ospite del brano Musica e parole. Ne nasce una collaborazione che porta alla pubblicazione dell’EP Lola & Angiolina Project che entra nella classifica degli album più venduti e riceve il Premio Lunezia nella categoria «Poesia rock». Nel 2009 è anche tra le artiste che partecipano al concerto «Amiche per l’Abruzzo» allo stadio Meazza di Milano, infervorando il pubblico di San Siro sulle note di Easy Lady e Call me.
Lo stesso anno esce anche Il cerchio della vita, album in cui reinterpreta i maggiori successi delle colonne sonore dei film di Walt Disney.
Nel 2011 scrive la sua biografia, dal titolo Quasi una confessione! Tutto quello che non ho mai detto per poi dedicarsi a Four, nuovo album di inediti in inglese, realizzato con la collaborazione di musicisti di fama mondiale del calibro di Brian Auger, Eumir Deodato, Dominic Miller, Lou Marini, Gregg Kofi Brown, Fabrizio Bosso e Ronnie Jones. Il singolo di lancio è I know why, con una parte rap di Ronnie Jones.
Nel 2014 esce su iTunes il nuovo singolo, The magic of love, un ritorno alla dance in inglese, con i produttori degli esordi. Il brano debutta nella Top 10 dei singoli dance più venduti, raggiungendo la quinta posizione in classifica. Un felice ritorno proseguito nel 2015 con i singoli Baby don’t go e Straight to hell. Il video di quest’ultimo brano, ideato dalla stessa Spagna, si ispira al film Il curioso caso di Benjamin Button e mostra la cantante truccata da persona anziana e poi, via via, sempre più giovane. Per lo studio del trucco si è affidata a Manlio Ronchetti, premio Oscar nel 1989 come «Miglior Trucco» nel film A spasso con Daisy.
Nel 2016 pubblica D.A.N.C.E., nuovo singolo in inglese, con un omaggio a Easy Lady nel testo, in occasione dei 30 anni dal suo primo successo. Successivamente esce A Natale crolla il mondo, inedito che segna il ritorno alla lingua italiana dopo vari singoli in inglese.
Dal 1995 al 2019 Ivana Spagna è stata impegnata in tour tutte le estati portando nelle piazze italiane il suo spettacolo: due ore di musica in cui non sono mancati effetti speciali, sorprese e trasformazioni, sempre acclamata dal caloroso pubblico che ascolta le sue canzoni da oltre 30 anni.
Nel 2019 pubblica il singolo “Cartagena”, in cui duetta con il cantante colombiano Jay Santos. Segue ‘Nessuno è come te’, che fa da apripista a un nuovo album di inediti in italiano, intitolato ‘1954’, in cui si avvale delle collaborazione di diversi autori e che incontra il favore del pubblico.
Il 30 Aprile,in occasione dell’anniversario della fine della guerra in Vietnam, pubblica in digitale la reinterpretazione dello storico brano dei Creedence Clearwater Revival “ have you ever seen the rain”.